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1) Dizion. 5° Ed. .
FERMAGLIO.
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FERMAGLIO.
Definiz: Sost. masc. Piccolo arnese, per lo più di prezioso metallo, e di varia forma, che serve a fermare o agganciare vestimenti, o a tener congiunte le parti di alcuni oggetti, come libri, astucci, e simili. –
Esempio: Libr. Astrol.: E ferma li due capi con gangheri o con fermagli di legno, e con colla di cuoio.
Esempio: Vill. M. 422: E in sul petto li si trovò il fermaglio papale.
Esempio: Bocc. Filostr.: Ch'osso gli vide un fermaglio nel petto, Posto ivi forse per fibbiarsi il petto.
Esempio: Bern. Orl. 62, 34: Di sotto a lui pur d'oro era il torchione, Con ventisei fermagli d'una stampa.
Esempio: Car. Eneid. 5, 453: Un turcasso,... un arco d'osso Ed un bel cinto, a cui sono ambi appesi, Ch'han di gemme il fermaglio e d'or la fibbia.
Esempio: Alf. Trag. 3, 220: Ah! questo Pur troppo è questo di Cresfonte il cinto! Questo è il fermaglio suo.
Definiz: § E per una Specie di gioiello, che serve ad appuntare le vesti, o per semplice ornamento. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 156: Nell'uno di questi forzieri è la mia corona, la verga reale, e 'l pomo, e molte mie belle cinture, fermagli, anella, ed ogni altra cara gioia che io ho.
Esempio: E Bocc. Decam. 360: Ed, oltre a questo, un fermaglio gli fe' davanti appiccare, nel qual erano perle mai simili non vedute.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 20: Uno fermaglio d'oro, entrovi due zafiri e tre perle, da portare in ispalla.